Nostre Radici: Scoprire Chi Siamo Attraverso la Nostra Famiglia"

7 febbraio 2024 · 2 minuti di lettura

Il trauma intergenerazionale

Quando pensiamo alla famiglia, pensiamo ai nostri parenti più prossimi.
Nostra madre, nostro padre, fratelli, zii e cugini.
Pensiamo che la nostra relazione con la famiglia si limiti ai quegli scambi che abbiamo con loro a partire dall’infanzia che determinano con il tempo il nostro modo di essere e di costruire altre relazioni extra familiari.

In realtà il nostro legame con la famiglia è molto più profondo e radicato.
Quando parliamo di famiglia è necessario considerare molte generazioni per capire come siamo fatti e cosa influenza la nostra crescita, il nostro comportamento, emozioni e azioni.


Non è quindi necessario che noi per prima siamo stati esposti a condizioni ambientali o esperienze traumatiche per sentirne gli effetti, come se appunto il trauma si trasmettesse geneticamente.

Essere accuditi ad esempio da una madre che rivive nella mente gli eventi orribili della sua storia passata comporta un alto rischio di trasmissione intergenerazionale del trauma. Viene infatti meno la costruzione di quella condizione di sicurezza necessaria al soddisfacimento di bisogni funzionali alla sopravvivenza.
In anni più recenti si è iniziato a studiare quanto le esperienze traumatiche possono influenzare le generazioni successive già durante la gestazione o come conseguenza di cambiamenti nelle cellule uovo e nello sperma. Questi canali di trasmissione sembrano coinvolgere l’epigenetica.

Attenzione però, non tutto è perduto!
Gli studi sull’epigenetica non ci devono far sentire impotenti e come se il nostro futuro sia già definito, ma ci possono aiutare a capire quanto sia fondamentale conoscere la storia della nostra famiglia che diventa un bacino di valori, norme, emozioni, esperienze e ricordi.

L’albero Genealogico è un sistema davvero utile per conoscere le proprie origini e per riaprire una narrazione generazionale che spesso è difficile.
Vi consiglio di farlo nella vostra famiglia ed è spesso uno strumento che, nonostante richiede del tempo, permette alla vostra famiglia di raccontarsi e svelare le complesse trame che portano a voi.

Facciamo interviste alla nostra famiglia raccogliendo i dati partendo da noi, la terza generazione e risalendo fino alle prima generazione ( i nostri bisnonni). Raccogliamo informazioni che riguardano:

* Nomi e cognomi.
* Date importante: nascite, matrimoni, morti, migrazioni, etc.
* Cause o circostanze delle morti.
* Professioni.
* Com’erano le relazioni tra i vari membri della famiglia (rivalità, amicizie, privilegi, etc).
* Quali qualità distinguevano i nostri avi.
* Fatti significativi: incidenti, storie d’amore illegittime, aneddoti di vario tipo, etc.
* Sintomi e malattie principali dei vari membri dell’albero genealogico.

Il punto fondamentale nell’interpretazione di un albero genealogico è la presa di consapevolezza e l’identificazione di possibili ricorrenze e eventi con una connotazione traumatica.

Non abbiate paura di fare domande e di conoscere la vostra storia.

“I lutti non elaborati, le lacrime non versate, i segreti di famiglia, le identificazioni incoscienti e le lealtà familiari invisibili si trasferiscono ai figli e ai loro discendenti. Ciò che non viene espresso a parole, viene espresso con la sofferenza.”
-Anne Ancelin Schützenberger-

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